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Google ha introdotto da poco anche in 40 paesi europei (Italia inclusa) una nuova funzionalità per Google Maps che invita a seguire percorsi ecosostenibili; permette di selezionare il percorso meno impattante dal punto di vista ambientale consentendo anche un risparmio di carburante!
Questo servizio è già attivo da un anno negli Stati Uniti, in Canada e in Germania.
Secondo il colosso questa nuova introduzione ha permesso di ridurre le emissioni di mezzo milione di tonnellate.
Il percorso più rapido e più “verde” possono anche coincidere, ma non sempre è così.
Come utilizzare la nuova funzione?
La doppia opzione percorso più rapido – percorso più ecologico può essere attivata o disattivata da Google Maps > immagine profilo > Impostazioni > Impostazioni di navigazione > Opzioni percorso.
Una volta attiva verranno mostrate l’opzione più ecologica e quella più rapida tra i percorsi disponibili.
L’icona di una foglia aiuta a riconoscere l’indicazione sul risparmio di carburante e la riduzione dei consumi.
Se non si attiva l’opzione Google Maps continuerà a mostrare solo il percorso più rapido.
Inoltre nelle impostazioni sarà possibile indicare il tipo di motore della propria automobile: diesel, a benzina, elettrica o ibrida.
L’itinerario consigliato è regolato in base alle caratteristiche del percorso in rapporto al motore.
Ecco come impostarlo:
- digitare punto di partenza e arrivo
- fare clic sui tre puntini in alto a destra
- selezionare Opzioni percorso
- selezionare il tipo di auto
- fare click su Salva
Potenzieranno anche la funzionalità di ricerca delle stazioni di ricarica per auto elettriche, che oltre a mostrare sulla mappa tutti i punti di ricarica, fornirà più informazioni circa la conformazione e i servizi offerti dalla stazione di ricarica.
Ma come si basa Google per questi calcoli?
Per calcolare questi percorsi Google si basa sui dati forniti dal Department of Energy’s National Renewable Energy Laboratory e dalla European Environmental Agency combinati con i dati raccolti da Google.
I calcoli si fanno sulla base dei fattori che influiscono sull’utilizzo di carburanti o energia, nonché sull’emissione di CO2 in atmosfera (consumo benzina/diesel/energia medio nell’area in cui si vive, presenza di salite/discese, viabilità, tipologia di strade).