Fonte immagine © Freepik
Dal 26 settembre l’istituto della provvidenza annuncia il via libera alla presentazione delle domande per il bonus 200 euro per autonomi e professionisti.
Le risorse a disposizione del fondo istituito per l’erogazione della misura ammontano complessivamente a 600 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 412,5 milioni arrivati con il Decreto Aiuti ter.
Cosa serve per beneficiare del bonus?
Il bonus di 200 euro per autonomi e professionisti compete:
- Lavoratori autonomi(compresi imprenditori individuali e soci lavoratori di società di persone) iscritti all’INPS;
- Nel dettaglio:
- iscritti alla gestione speciale degli artigiani;
- iscritti alla gestione speciale dei commercianti;
- iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
- pescatori autonomi;
- liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.
- Professionistiassociati alle casse di previdenza private.
I quali devono:
- Aver percepito un reddito complessivo non superiore a euro 000nell’anno d’imposta 2021;
- Nonaver fruito del bonus 200 euro disciplinato dagli artt. 31 e 32 del Decreto Aiuti;
- Essere titolari di partita Ivaal 18 maggio 2022 e aver effettuato almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020. (non si applica ai contribuenti per i quali non era prevista alcuna scadenza di pagamento al 18 maggio);
- Non essere titolari di trattamenti pensionisticidiretti alla data del 18 maggio 2022.
In caso di reddito complessivo non superiore ai 20.000 euro nell’anno 2021 l’indennità sarà incrementata di 150 euro, grazie all’approvazione del Decreto Aiuti ter.
Come richiedere il bonus
Le domande per richiedere il bonus possono essere presentate fino al 30 novembre 2022, l’emissione delle pratiche avverrà in ordine cronologico. Il bonus non è tassato e cedibile.
La domanda per il bonus dovrà essere inviata alla propria Cassa di Appartenenza (INPS o cassa privata) , nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali.
Per fare domanda tramite il servizio online dell’INPS sarà necessario autenticarsi con le proprie credenziali, selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende fare domanda.
In alternativa al servizio online, l’indennità può essere richiesta tramite i patronati o il Contact center, tramite il numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) o al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento).
L’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente ed è soggetta a successiva verifica, se si ritiene di non essere in possesso dei requisiti richiesti, per evitare di dover restituire l’indennità, è possibile rinunciarci attraverso il sito della propria cassa di appartenenza.
In caso di doppio ente previdenziale
Per i professionisti iscritti sia all’INPS sia ad uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di categoria, dovranno presentare domanda di accesso all’indennità una tantum esclusivamente all’INPS.
In sede di compilazione della domanda, il lavoratore dovrà auto-dichiarare, di essere già iscritto all?INPS alla data del 18 maggio 2022 e di non aver presentato domanda a nessun’altra forma di previdenza obbligatoria.
In caso di non iscritti all’INPS
Il professionista non iscritto all’INPS, ma ad una cassa privata, dovrà presentare domanda all’ente di previdenza in cui versa i contributi. Tutti gli enti previdenziali hanno aperto le procedure dal 26 settembre e chiuderanno il 30 novembre.
«ai fini dell’accesso all’indennità una tantum di cui all’articolo 33 del decreto Aiuti, sono tenuti a presentare la domanda agli enti previdenziali cui sono obbligatoriamente iscritti, nei termini e con le modalità dagli stessi previsti»