Legge Made in Italy. Transizione green e tech dell’industria della moda con contributo a fondo perduto

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15Nov, 2024

Legge Made in Italy – Transizione green e tech dell’industria della moda, del tessile e degli accessori: dall’11 dicembre invio domande per l’accesso alle agevolazioni per i contributi per la Moda Made in Italy.

Contributi  a fondo perduto per la moda Made in Italy

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha fissato i termini e le modalità di apertura delle domande di accesso alle agevolazioni per la realizzazione degli investimenti finalizzati alla transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori, sull’intero territorio nazionale.

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO MODA MADE IN ITALY

Tipo di contributo

Le agevolazioni alle imprese saranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 60mila euro.

Dotazione economica di 15 milioni di euro.

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese qualificate come PMI, operanti sull’intero territorio nazionale nel settore del tessile, moda e accessori (indicate da specifici codici ATECO).

Tempi e modalità domanda

Tempi e modalità di invio della domanda: Dalle ore 12.00 dell’11 dicembre 2024 e fino al 31 gennaio 2025, le PMI interessate (identificate con gli specifici codici ATECO) potranno presentare le domande di agevolazione esclusivamente tramite lo sportello online Invitalia, gestore della misura per conto del Ministero.

Si potranno presentare le domande di agevolazione esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile nell’apposita sezione del sito web del Soggetto gestore (www.invitalia.it)

Spese ammissibili:

Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse a fronte dell’acquisizione di prestazioni specialistiche aventi ad oggetto:

  • attività di formazione del personale dipendente dell’impresa;
  • implementazione di una o più tecnologie abilitanti finalizzate a favorire lo sviluppo dei processi aziendali o i prodotti innovativi:
    • cloud computing
    • big data e analytics
    • intelligenza artificiale
    • blockchain
    • robotica avanzata e collaborativa
    • manifattura additiva e stampa 3D
    • Internet of Things
    • realtà aumentata
    • soluzioni di manifattura avanzata
    • piattaforme digitali per condivisione di competenze
    • sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva
  • ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale;
  • servizi di analisi di Life Cycle Assessment (LCA).

L’elencazione delle certificazioni presenti nel decreto interministeriale dell’8 agosto 2024, all’art. 5 (Iniziative e spese ammissibili) – paragrafo 2 – punto c) – ha valenza a esclusivo titolo esemplificativo e non esaustivo.

Sono ritenute ammissibili esclusivamente le spese relative alle prestazioni oggetto di contratti sottoscritti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.

Normativa

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